10 punti importanti da sapere per la scelta giusta
Con l’inizio della bella stagione e dell’estate, i condizionatori fanno un gran parlare di sè.
In realtà, esistono diversi modi per rinfrescarsi naturalmente, tuttavia, i condizionatori sono ancora la soluzione maggiormente adottata. Nonostante siano stati introdotti da moltissimi anni, per molti risulta ancora difficile orientarsi nella vasta scelta che il mercato propone.
Ecco 10 cosa da sapere per fare la giusta scelta.
Alla manifestazione biennale per l’impiantistica civile ed industriale (Mostra Convegno Expocomfort) nella climatizzazione e nelle energie rinnovabili, sono state redatte alcune linee guida, in modo da mettere in condizione l’utente finale di potere operare una scelta consapevole , in termini di comfort con particolare attenzione al corretto consumo dell’energia dove il fine, è mirato ad un contenimento dei costi energetici in bolletta e non di meno a basso impatto ambientale.
Pompa di calore Sì oppure No ?
È la domanda più frequente che riscontriamo quando si opera la scelta di dotarsi di un climatizzatore, ed è corretto che sia così !
Gli apparecchi a “pompa di calore”, sono in grado di riscaldare oltre che di raffrescare l’ambiente in cui sono installati, mentre i condizionatori/raffrescatori, hanno solo la funzione di raffrescamento.
Quindi, in linea di massima, non è conveniente installare l’apparecchio a pompa di calore dove in inverno si raggiungono temperature molto rigide, non sarebbe sufficiente.
Tuttavia, se il locale non supera i 50 mq, potrebbe essere conveniente e sufficiente.
Sono molteplici le caratteristiche di cui tenere conto per potere effettuare una scelta consapevole per il proprio sistema di condizionamento; li abbiamo riassunti in soli 10 punti :
1. Le classi di efficienza energetica a freddo
Indicano il consumo elettrico dell’apparecchio e sono specificate sull’etichetta energetica che è stata resa obbligatoria per legge a partire dall’anno 2004 come informazione per il consumatore .
2. I marchi di sicurezza e qualità
L’apparecchio con più certificazioni, garantisce efficienza e risparmio, ed ha un costo superiore a quello che ne ha in misura minore. Per esempio : ISO9001, ISO14001,,Eurovent, CE.
3. La capacità di raffreddamento
È un parametro importante, che determina la potenza di raffreddamento, ed è espressa in Btu/h o in kW. Più questi valori sono alti e più l’apparecchio risulta essere potente.
4. Il consumo energetico
Ovviamente ad una maggiore capacità di raffreddamento corrisponde un maggiore consumo energetico. Per questo è meglio scegliere un prodotto che abbia una classe alta di consumo energetico.
Di seguito, la tabella riassuntiva delle classi energetiche degli apparecchi :
AA : ottimo
A : buono
B : più di medio
C : medio
D : mediocre
E : basso
F : molto basso
G : pessimo
Le classi AA, A e B (che sono le più alte) comunemente hanno la tecnologia ad inverter, mentre molte volte, i condizionatori con tecnologia on-off non vanno al di sopra della classe C.
La tecnologia on-off (acceso-spento) è assai semplice ed è anche meno costosa, ma ha un consumo considerevole.
All’atto dell’accensione, l’apparecchio, attraverso il compressore, va immediatamente alla massima potenza, e vi resta fino a quando è stata raggiunta la temperatura impostata. Al contrario, i condizionatori ad inverter sono dotati di una tecnologia definita “modulante” che utilizza solo la potenza necessaria per raggiungere il valore di temperatura impostato.
5. La rumorosità
I climatizzatori portatili tendono ad essere più rumorosi di quelli fissi.
6. Occhio ai fluidi refrigeranti
Bisogna prestare molta attenzione a non acquistare apparecchi che, dopo pochi anni, possono essere fuori legge. Per questo motivo bisogna controllare che contengano solo fluidi denominati R134, R407C e R410A.
7. La tecnologia inverter
Quando l’ambiente raggiunge la temperatura programmata, gli apparecchi dotati di questa funzione non si spengono ma continuano a funzionare per tenerla stabile. In questo modo viene ridotta al minimo la potenza del motore e si evitano bruschi cambiamenti di temperatura (max +/- 0,5°C).
8. Timer e termostato digitale
Consentono di programmare l’accensione e lo spegnimento dell’apparecchio anche in orari in cui non si è in casa.
9. Condizionatori mobili o fissi?
Quelli mobili o portatili, costano più di quelli fissi ma non hanno bisogno di essere installati da personale specializzato. Il loro utilizzo, però, richiede un maggiore dispendio energetico, perché per funzionare devono attingere ad aria calda all’esterno del locale in cui sono posti.
10. Pompe di calore o raffrescatori?
Le pompe di calore consumano in media il 67% di energia elettrica in meno rispetto ad un radiatore elettrico tradizionale.
Va comunque tenuto a mente che non è consigliabile raffreddare troppo l’ambiente perchè i forti sbalzi di temperatura non fanno bene alla salute. È bene inoltre spegnere il condizionatore della camera da letto prima di andare a dormire ed effettuare una corretta manutenzione dell’impianto lavando i filtri. E la temperatura ? in ogni caso, la differenza fra la quella esterna e quella interna non deve mai superare i 5-7°C.
Va anche considerato il numero di stanze da climatizzare. Per questo, quando si può optare per l’installazione di un unico split nel corridoio adiacente alle stanze. Meglio un condizionatore “on-off” che se da una parte consuma più corrente, dall’altra fornisce un flusso costante di aria che non cambia una volta che la temperatura del corridoio-disimpegno raggiunge quella impostata, al contrario dei modelli con inverter. In questo modo l’aria mantiene la spinta necessaria per arrivare alle stanze da raffreddare. In ogni caso, è consigliabile chiudere la porta degli ambienti non utilizzati. Se si sceglie di mettere uno split per ogni stanza è meglio scegliere un condizionatore dual o trial “inverter”.